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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

475533
Angelo Secchi 50 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

Nelle ecclissi solari si vede ordinariamente il Sole circondato dall’aureola o corona luminosa e inoltre da vive fiamme rosse di forme assai variate

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Le protuberanze vi sono delineate quali si videro quel giorno stesso nei comuni strumenti durante la totalità, o negli spettroscopii. Queste

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, sia esso col rosso collocato in alto o in basso.

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3.° Spettro orizzontale, le onde vanno per la diagonale progredendo verso il rosso o verso il violetto, secondo che la stella sta a levante o a

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2.° Spettro verticale, stella a ponente: camminano verso il violetto; sia pure questo colore in alto o in basso.

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Talchè le onde nel loro andamento sono indipendenti dalla posizione del prisma e dipendono dall’esser la stella a levante o a ponente.

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di cui si ornano i lampadari. Un raggio luminoso partito da una stella attraversando la massa atmosferica viene deviato più o meno in alto o in basso

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Per procedere con qualche ordine parleremo prima delle stelle passaggere, o come le chiamano temporarie, indi delle stelle periodiche, e finalmente

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potrebbe far altro che accrescere la confusione, perchè non tutti cederebbero alla neoterica riforma, mentre le figure che ora vi sono appartengono o

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Forse era l’Elio o altra vicina.

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rappresentate nella figura colle curve) il sodio D Forse era l’Elio o altra vicina. , altre del carbonio b o del Magnesio, e una viva nel bleu, forse la F

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(4.5) Verde deciso suddiviso da altre linee fine solite del tipo; questa zona è separata da una forte linea nera assai larga del magnesio (? o

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La prima è quella di un periodo più o meno corto determinato dalla occultazione della stella per un corpo opaco. Tale è Algol. La seconda quella di

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mostrato la grande affinità che passa tra queste due qualità stellari, talchè come si disse quasi tutte le stelle o rosse o fortemente colorate sono

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Ma di altri oggetti anche più misteriosi è seminato il cielo, che confusi dapprima coi gruppi, ora è indubitato che formano una classe o parte, cioè

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3.° Esaminando teoricamente tali movimenti è facile comprendere che essi possono essere o reali o apparenti, o l’uno e l’altro insieme. Nel primo

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Il moto dell’osservatore però deve produrre l’effetto di allungamento o di accorciamento nell’onda per il fatto che nel medesimo tempo esso riceve

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arriva la seconda avanti che la prima sia sviluppata, di sapere dico, se questo incalzarsi possa equivalere o no, per l’effetto ottico, ad un

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osservazioni di Lacaille confrontate colle recenti, determinò le coordinate dell’apice o vertice di traslazione in

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, vicinissime tra di loro, di grandezze talora uguali, talora diversissime; queste si dissero stelle doppie o multiple. La fig. 45 mostra alcune Fig. 45

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meglio che sia possibile, e passi tra tutti i punti col minimo di differenze. Si vedrà così a colpo d’occhio se la curva ha un contorno chiuso o aperto: se

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’orbita passa per l’occhio dell’osservatore. Allora si deve ricorrere ad altri espedienti e bisogna aspettare che la stella o rallenti il moto, o ritorni

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luce impiegando un tempo notabile a propagarsi dalle stelle a noi, se queste si accostano o si scostano, le fasi del movimento apparente non

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era una immensa pianura terminata per tutto dal mare, sul quale posava direttamente il cielo. Nell’Oceano gli astri si tuffavano o si estinguevano la

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sua grandezza non è mestieri di misurarlo tutto, ma basta misurare una porzione aliquota, cioè uno o più gradi. L’osservazione pertanto dipende da due

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la vedono spostata di una quantità maggiore o minore che chiamasi parallasse. Gli astronomi chiamano parallasse lo spostamento angolare apparente di

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Sia C il centro della Terra, O l’osservatore, V il luogo Fig. 66 a cui corrisponde nello spazio il centro di Venere o un punto del suo lembo fig. 66

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o alla sortita, e sapere in qual luogo della Terra il Sole starà allora allo Zenit, e definire così l’emisfero che vedrà il fenomeno, tanto all

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È manifesto che questa specie di collo Fig. 71 o legamento nasce da una diffusione dell’orlo solare, e che il vero contatto non è quando Venere

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quella dell’acqua stessa. È probabile che alcuni di questi corpi non sieno ancora ridotti a stato solido, ma siano ancora in istato caotico, o almeno

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La descrizione del Cielo può farsi o per disegni figurati sopra tavole, carte e globi; o per mezzo della determinazione geometrica delle coordinate

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Ma di tavole o descrizioni figurate, o di globi non abbiamo di loro che poche cose e più da ornamento che altro, non eccettuato il planisfero di

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1.° Un salto o diminuzione notabile di densità dopo due gradi di larghezza, il quale spiega perchè la Via Lattea appaia così stretta, cioè circa 4

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’orlo della Lattea stessa, o ad essa vicinissime. Anzi, come dicemmo, molte regioni della Lattea sono positivamente Nebulose. È manifesto Fig. 78

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a noi dalla potente azione del Sole e de’ pianeti maggiori; altre seguitano le loro orbite paraboliche o iperboliche. Talune sono tutte gassose, altre

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1.° Le stelle sono altrettanti Soli simili al nostro, e dotate di luce propria. Alcune sono fornite di uno o più satelliti luminosi, altre di

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4.° Innumerevoli altri ammassi vi sono ancora di natura più o meno risolubile, ma più complicata, dove però attesa la distanza dei corpi e la

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Perchè essendo essa sempre, assolutamente parlando, esprimibile in numeri, sarebbero questi soltanto o pari o dispari, e in ambi i casi toltone una

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parlando, esprimibile in numeri, sarebbero questi soltanto o pari o dispari, e in ambi i casi toltone una unità, da infinito diverebbe finito, il che è

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quelle delle stelle simili a quella del nostro Sole, ci persuadono che que’ corpi, o sono in uno stadio simile al presente del nostro sistema, o

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» 29. Incerto se vi sia stella, o sia errore nella posizione di Rhumker.

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. Tanto i gruppi naturali, che gli artificiali, inventati per legare gli uni agli altri si dissero Costellazioni o Asterismi. Le denominazioni ora in

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Sirio, la Lira, Castore, Regolo sono azzurre, Procione, Altair o α Aquila, bianche. La Capra, Polluce, α Balena sono gialle. Aldebaran, Arturo

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Così le stelle in ogni tempo vennero distribuite in gruppi naturali, o arbitrarii che furono religiosamente trasmessi di generazione in generazione

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I prischi osservatori benchè sprovveduti d’ogni strumento di precisione, pure mediante il mezzo semplicissimo degli allineamenti presi o ad occhio

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Il grado di colore nelle gialle ranciate varia nelle diverse epoche, come in α Orione o Betelgeuse; Antares, Aldebaran, Arturo ecc. sono variabili di

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più o meno di daltonismo, se non in grado completo, almeno quanto basta ad avere differenze notabili nelle tinte o perdere di vista de’ colori

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verde azzurro, e anche all’azzurro. Il posto di questa riga varia pel colore del fondo, secondo che si passa guardando dal rosso al violetto o

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Il numero più o meno abbondante delle macchie dipende dalla copia delle eruzioni solari, e quindi dalla attività interna dell’astro che produce tali

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massa fluida gassosa o analoga alle nostre nubi. Del suo interno nulla sappiamo, ma la struttura esterna fa supporre che tal condizione si estende a

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